Ispirata da una mia cliente ho realizzato questa dama del parto, è il mio primo nudo, è scolpita in lana ad ago con mani e piedi in paper clay. Volevo darle un'aria
antica e sognante, un po' matrona romana, un po' dea distesa in un giardino ad ascoltare il canto degli uccelli, su un prezioso giaciglio, con le carni bianche accarezzate dalla brezza e la
pancia dolcemente appoggiata su un drappeggio di seta.
« Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua devèn, tremando, muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente e d'umiltà vestuta,
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira. »
Dante Alighieri, Vita Nova