Come vi avevo promesso oggi incontriamo Elena di Tuttosicrea, lei oltre ad essere una conoscitrice e studiosa di piante e metodi di tintura è storica medievista e codicologa ed è la persona con cui, parlando è nata l'idea della
"Piccola enciclopedia snodabile di donne nella storia".
Ciao Elena e bentornata qui sul blog di Pupillae!
Nell'intervista che ti avevo fatto circa due anni fa, che si può leggere qui , ti chiedevo che progetti avessi per il 2018 e ad oggi secondo me li hai realizzati tutti! Vuoi raccontarci in breve?
Quasi tutti, sì. Non ho ancora completato il mio manuale, ma sono un po' giustificata: ero infatti impegnatissima a realizzare l'altro grande progetto, il casale! [n.d.r Elena si è trasferita in Umbria in un bellissimo casale a Castiglione del Lago in provincia di Perugia, vi informerò quando la sua attività partirà e si potrà raggiungerla, soggiornare e partecipare alle attività]
Finalmente la mia attività avrà uno spazio adeguato per lavorare, coltivare tintorie, ospitare corsi ed eventi interessanti. Le collaborazioni infatti non si sono mai fermate, anzi sono cresciute e ancora vorrei ampliarle offrendo uno spazio di scambio di saperi e arti a colleghe e allieve.
Avevamo già accennato, nell'intervista precedente, alla tua formazione di storica medievista e codicologa. Queste tue caratteristiche ci hanno portato, durante la quarantena, a pensare a un progetto che unisca le tue competenze di storica alle mie di creatrice di personaggi. Come è nato l'interesse per la storia che ti ha portato a scegliere quel percorso di studi?
Dire interesse è veramente dir poco: la passione infuocata, la manìa, l'amore totale per la storia sarebbero più calzanti! Tutto è nato dal mio babbo: non solo lui per primo era un grande estimatore della storia, ma ne aveva anche vissuta una parte interessante; i suoi racconti dell'infanzia durante il secondo conflitto mondiale, di familiari al fronte, e poi del dopoguerra, il boom economico, la politica... mi ammaliavano come e più delle fiabe.
Ho trascorso tante ore dell'infanzia china sui libri della sua ampia biblioteca di volumi storici, che oggi tengo cari come i più preziosi ricordi. A scuola ho continuato ad amare la materia, finchè alle superiori un'insegnante brillante, coltissima, affascinante mi ha fatto capire che la storia poteva essere anche un mestiere, e di sicuro che non avrei potuto più fare senza. Così mi sono iscritta all'Università scegliendo questo corso di studi insolito e poco noto, e ancora oggi sono felicissima della mia scelta.
Il termine "codicologa" non è così comune, cosa significa concretamente essere una codicologa? E perché hai scelto proprio il medioevo?
La codicologia è una branca della storia che si occupa dei codici, cioè dei libri manoscritti precedenti l'invenzione della stampa: quando i testi erano ricopiati interamente a mano, e richiedevano tempo e fatica per la loro confezione, i libri erano oggetti di valore, in certi casi anche preziosi o preziosissimi. I codicologi studiano l'aspetto materiale dei codici: il supporto – perlopiù pergamena e carta -, gli inchiostri, le miniature, le legature. Come sono state cucite le pagine? Di che sostanze è fatto l'inchiostro? La pergamena è di pecora o vitello? Come è stata stesa la rigatura per scrivere dritti? E il copista, è sempre lo stesso o è cambiato a un certo punto? Eccetera. Una specie di “archeologia dei libri”.
Possono sembrare dettagli inutili, inezie, invece sono particolari importanti per capire la storia del libro e soprattutto delle persone che vi vivevano attorno: non dimentichiamo che anche gli antichi erano uomini e donne in carne ed ossa, non solo vaghi personaggi non più reali di un protagonista di film.
Il medioevo non l'avevo scelto subito: la mia tesi triennale è stata di storia militare, il periodo la II guerra mondiale! Poi però proseguendo con le specializzazioni mi sono orientata su altri temi più affini alla mia sensibilità; nel frattempo inoltre avevo cominciato a lavorare occupandomi di incunaboli e libri antichi, così sono approdata alla Magistrale e ai perfezionamenti successivi in un periodo un po' diverso da quello da cui ero partita anni prima.
Il medioevo è l'epoca dei codici manoscritti – tutti abbiamo in mente gli scriptoria coi monaci intenti a copiare, miniare, rilegare – ed un periodo di tempo lunghissimo, in cui si sviluppano e affinano la maggior parte delle tecniche che sono alla base ancor oggi delle nostre attività artigianali: tra esse la produzione di pigmenti, per gli inchiostri dei copisti come per le tinture degli abiti, ed è lì che le mie due passioni si sono incontrate e dato vita l'una all'altra!
L'idea cui abbiamo pensato insieme ha come titolo "Piccola enciclopedia snodabile di donne nella storia ". Il primo appuntamento sarà prossimamente su Instagram con Giovanna d'Arco. Vuoi spiegare i nostri lettori di cosa si tratta?
La nostra “Piccola enciclopedia” l'abbiamo chiamata “snodabile” come le tue bambole, perchè come loro si potrà muovere in diverse direzioni e sondare differenti ambiti: enciclopedia perchè parlerà alla vecchia maniera di date, eventi antichi e personaggi, ma sarà utile a vari propositi, come l'approfondimento di un'epoca, la riscoperta di un territorio, la ricerca delle radici e delle origini di fenomeni oggi sulla breccia nelle discussioni e nelle scelte quotidiane.
In essa si parlerà di donne, che sono le protagoniste maggioritarie dei tuoi lavori, e sarà raccontata e messa in opera da donne; fino a non molto tempo fa le donne erano ai margini dell'indagine storica, e anche in quei pochi casi le figure erano quasi sempre narrate da uomini; anche le studiose stesse si occupavano perlopiù solo di settori “minori”, come la storia dell'abbigliamento o la sempre in voga stregoneria, al massimo temi religiosi o comunque riferiti ad ambiti considerati spiccatamente femminili come il matrimonio o i bambini.
Oggi anche qui le cose sono cambiate e ci sono storiche che si occupano di storia economica, militare, della scienza, delle istituzioni, insomma di qualsiasi cosa.
Però non strizzeremo l'occhio a un femminismo facile e superficiale sull'onda della moda del momento: non racconteremo di donne in quanto opposte o superiori agli uomini, ma di persone di sesso femminile che hanno, anche ma non soltanto in ragione del proprio genere, dato una svolta alla storia del loro tempo e, con le conseguenze di ciò, anche contribuito a formare come noi siamo oggi.
Le interviste conterranno un breve ripasso delle vicende storiche delle protagoniste, l'analisi di un tema ad esse legato, e saranno a corredo di bambole di pasta di legno, realizzate per ciascuna delle donne scelte, con riferimento anche ad elementi simbolici storicamente significativi nella scelta dell'abbigliamento o dei colori.
Siete un po' curiosi? Vi aspettiamo nei prossimi giorni per nuovi aggiornamenti.
Elena la trovate su Instagram @tuttosicrea, su facebook Tuttosicrea e sul suo sito tuttosicrea.com dove potete anche iscrivervi alla sua newletter ricca e sempre interessante.
Poi ci sono io @pupillae_art_dolls su Instagram, su Facebook Pupillae e qui!
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Viviana (domenica, 12 luglio 2020 22:02)
Progetto meraviglioso ed ardito! Bravissime!