Hansel e Gretel, cosa c'è davvero dietro questa fiaba?

‌Quando si comincia ad approfondire l'argomento fiabe si scopre che dietro ad ogni fiaba ci sono delle storie. Storie che riguardano la loro genesi, gli autori, i fatti che le hanno ispirate. E così scopriamo, ad esempio, che molte fiabe raccolte e riscritte dai fratelli Grimm o da Perrault nacquero, nella loro prima originale versione, in Italia. 

Nel 1500 Giovanni Francesco Straparola scrisse la prima versione de "Il gatto con gli stivali" (ve ne avevo parlato qui).  Nel 1600 poi Giambattista Basile scrisse "il Pentamerone" in cui ritroviamo le versioni più vecchie di Cenerentola, chiamata La gatta Cenerentola, Raperonzolo chiamata Petrosinella, Biancaneve chiamata Schiavottella e persino la prima versione di Hansel e Gretel chiamata Ninnillo e Nennella. In realtà Basile, proprio come i fratelli Grimm, non inventò di sana pianta queste storie ma raccolse le più antiche storie tramandate di tutta Italia e non solo riscrivendole nel suo stile barocco ed enfatizzando l'aspetto grottesco e lo fece un po' prima degli altri europei, che poi presero spunto dalla sua raccolta.

A ben guardare però, spesso le fiabe traggono origine da fatti di cronaca raccontati in forma allegorica. Ad esempio Cappuccetto Rosso e Barbablù derivano da antichi fatti di cronaca, che probabilmente vi racconterò, ma oggi mi voglio soffermare su una storia molto particolare che riguarda la fiaba di Hensel e Gretel. La famosa fiaba dei due fratellini abbandonati nel bosco dove trovano una casetta di pan di zenzero creata ad arte da una malvagia strega per attrarre teneri e golosi bambini di cui lei si nutre. Io sto lavorando a una bambola scultura dedicata a questa fiaba, qui sotto potete vedere un work in progress. 

Ma passiamo al racconto dei fatti. Nel 1963 uscì un libro di Hans Traxler intitolato "La verità su Hansel e Gretel" che raccontava di un professore liceale, George Ossegg, che ossessionato dalla storia di Hansel e Gretel si mise a fare ricerche e seguendo le indicazioni geografiche della storia scoprì, nel mezzo del bosco, le fondamenta di una casa e le rovine di tre forni. All'interno di uno di questi tre forni rinvenì il corpo carbonizzato di una donna che lui identificò come la strega della fiaba. Traxel narra come in realtà la strega fosse una bella ragazza molto brava a fare i dolci, corteggiata dal pasticcere quarantenne Hensel interessato soprattutto alla sua ricetta del pan di zenzero che, respinto da lei, la uccise con l'aiuto della sorella Gretel. In questo modo Traxel ribaltò la storia facendo diventare carnefici coloro  che erano le vittime nella fiaba. La vicenda era così ben scritta, corredata da foto, disegni e documenti che era risultò plausibile. L'autore inotre aveva ambientato la storia proprio nel 1600 periodo in cui aveva datato i resti della strega. 

Fu così che l'intera Germania credette a questa storia finché egli stesso nel 1964 confessò che si trattava di un'invenzione ben architettata, riferendo queste parole:"Apparentemente ho scritto la storia così bene che nessun giornalista si è fatto venire il minimo dubbio sulla veridicità." Nonostante la confessione di Traxel molte persone continuarono e continuano a ritenerla una storia vera. Per appurarlo vi basterà fare un giro sui siti web, molti la raccontano ancora come una cosa realmente accaduta. Il libro venne stampato in molte edizioni ed ebbe un'ampia diffusione divenne persino un film. In realtà la storia di Hansel e Gretel è ispirata ben altri fatti ma questo ve lo racconterò un'altra volta.

Se volte vedere la mia bambola scultura ispirata ad Hansel e Gretel finita rimanete in contatto con me sui miei social e qui sul blog!