Tutti conosciamo i folletti, sono esserini della tradizione popolare che prendono origine dai Lari, che erano gli spiriti protettori della casa. I folletti sono molto piccoli e spesso dispettosi. Esistono moltissimi folletti.
Uno dei folletti che più ha abitato la mia infanzia è Tremotino, il famoso folletto dell'omonima fiaba dei Fratelli Grimm che quando viene sconfitto fa le bizze e batte i piedi così forte da sprofondare in terra col piede destro e poi afferrarsi il piede sinistro squarciarsi in due dalla rabbia.
Oggi però voglio raccontare di un folletto più vicino a me, il folletto tipico della Garfagnana, il Linchetto. Il Linchetto da bravo folletto è molto dispettoso. Se, soggiornando in Grafragnana, sentite freddo la notte potrebbe essere il Linchetto che vi tira le coperte, così come se vi svegliate all'improvviso in preda a un'apnea notturna molto probabilmente il Linchetto si è seduto sul vostro petto per disturbare il vostro riposo. Il Linchetto è capriccioso, è tollerante coi bambini che ama ma non sopporta le anziane signore o le giovani coppie a cui adora fare i dispetti. Spesso di notte intreccia e annoda le code degli animali nelle stalle.
Il Linchetto è difficile da vedere, spesso ha le sembianze di un venticello che scompiglia le foglie. Per tenere lontano il nostro molesto amico che è un folletto di campagna ma è molto puntiglioso, basta attaccare un ramo di ginepro alla porta o mettere un vaso di ceci sul comodino. Lui, per qualche legge sconosciuta, sarà costretto a contare le infinite foglie del ginepro o i ceci nel vaso, ma essendo anche molto distratto perderà spesso il conto dovendo ricominciare ogni volta dall'inizio.
Adesso, se vi capiterà di passare in questa zona selvaggia della Toscana penserete a me perchè vi avrò salvati dalle grinfie del Linchetto!
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